Esistono svariati modi per estrapolare una statistica inerente ad aspetti specifici di un allenamento. Si possono incrociare innumerevoli dati e variabili, spendere ore e ore su tabelle, scomodando formule e modelli matematici, ma, quando non si dispone né del tempo né della voglia per farlo, basta limitarsi a tirare somme generiche che però risultano assai veritiere.

La nostra analisi, puramente osservativa e totalmente a-scientifica, ci ha portato a definire l’esercizio più difficile del CrossFit, l’incubo di ogni istruttore, la pecora nera dell’allenamento funzionale.

Starete già pensando al muscle up, a complicate figure ginnastiche associate a balzi da saltimbanchi, alle alzate olimpiche e così via.
Niente di tutto ciò, stiamo parlando deidouble unders.

Un esercizio inspiegabile, inallenabile, infattibile. Ai più appare come un Unicorno, o come una Chimera.

Ore e ore di allenamento per incastrare quel maledetto doppio passaggio.
Generando un numero di balzi che ci porterebbe sulla luna. Certi maledicono addirittura il proprio numero di scarpe, perché la corda batte proprio lì, su quel maledetto 45: “se solo avessi il 39! Argh!”, imprecano in molti.

Sul web stanno già comparendo qua e là corsi, corsini e corsetti per imparare i double unders. Insegnanti di sostegno promuovono il loro metodo infallibile per far acquisire, proprio a tutti, questa impossibile skill, al grido di: “7 salti in 7 giorni”, che, ahinoi, rimane la media dei più.

Certo il mezzo tecnico fa la differenza, corde super sottili, manici anatomici, alta tecnologia applicata, aiutano il passaggio al ben noto: “uno si uno no”. Il rovescio della medaglia consiste nel fatto che queste corde hi-tech all’inizio producono terrificanti sferzate rosso sangue su braccia, gambe e nuca.
Pare addirittura che il double unders venga annoverato tra le cause principali d’incidente domestico.

Scherzi a parte: è un esercizio fondamentale.
Volenti o nolenti lo si ritrova in moltissimi WOD. Il segreto segretissimo per imparare a farli è: FARLI. Con dedizione, attenzione, convinzione e soprattutto con volume e costanza.

Date corpo all’allenamento di questa skill e come per incanto si linkeranno uno all’altro. Cercate di lavorare sciolti e pazienti. Rimanere rigidi e scaraventare la corda contro il muro, vi assicuriamo, non vi aiuterà minimamente.

Imparate il prima possibile, perché tra qualche tempo, preparatevi, arriveranno i triple unders.

Siate pronti al prossimo salto evolutivo!

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