Il CrossFit si presta a diversi riti propiziatori, gesti scaramantici e tic preparatori in attesa di eseguire il wod, di sollevare quel “pesantissimo bilanciere” o di partire per una “regata sul rower“.

Nella nostra palestra, come in qualsiasi box del mondo, se ne vedono di ogni. Gli atleti sciolgono gli arti, si tolgono la maglietta, bevono nervosamente dalla borraccia, si aggiustano per l’ennesima volta le polsiere e poi: via a bomba per completare l’allenamento.

Oggi vogliamo analizzare i risvolti psicologici, e non, di uno di questi particolari gesti: impanarsi le mani di magnesite!

Un gesto ancestrale che richiama alla mente atleti di altissimo livello, proprio quando approcciano il bilanciere, la sbarra o gli anelli, concentrati e “protetti” da una nuvoletta di polvere.

Ma quali sono le motivazioni alla base di questo gesto in ambito amatoriale? Ecco le principali:

“La magnesite mi aiuta a mantenere la presa, sulla sbarra ne metto poca, sul bilanciere un po’ di più, quando spadello ai fornelli dipende dalla quantità di olio.”

“Mi dà un senso di sicurezza e mi aiuta a superare le giornate più fredde.”

“Ne uso molta perché mi sudano le mani .” – Ma perché la metti se hai i guantini?  “Non si sa mai…”

“Trovo che aiuti, e non poco, a mantenere la presa. Effettivamente, forse, ne abuso un po’, ma la sicurezza è prioritaria: sulla sbarra, sugli anelli,… nello squat.” (?!?)

Scherzi a parte, anche se in molti casi è più un fattore emulativo, la magnesite ci viene in aiuto, spesso e volentieri, in programmi in cui sembra di aver immerso la mano in un secchio d’acqua. Tuttavia questa “polverina magica” nasconde qualche insidia. Il grip che permette incrementa notevolmente la frizione della mano su sbarre ed anelli, aumentando il rischio di vesciche o calli strappati. Per questo motivo è consigliabile non abusarne, utilizzandola nella giusta misura. Discorso diverso per quanto riguarda il bilanciere, dove la frizione è pressoché nulla. Il bilanciere ruota sulle boccole e la presa deve essere la più salda possibile. In questo caso mani bianche e incollate sulla barra.

Detto questo, ragazzi, che vi prendiate a schiaffi per caricarvi, che lanciate la maglietta come uno spogliarellista o v’impaniate le mani come un panettiere, le parole d’ordine son sempre le stesse: divertitevi, allenatevi e fate CrossFit.
I nostri tic, in fondo, ci rendono unici!

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