Il Southern Warriors (SW), per chi ancora non lo sapesse, è una gara di CrossFit in riva al mare, giunta quest’anno alla sua terza edizione. Si svolge in una location splendida: il Lido Sabbiadoro, in quel di Monopoli e onestamente ogni anno non vediamo l’ora di scendere.
Nei giorni scorsi abbiamo scambiato qualche parola con Giuseppe Dicarlo, ideatore e anima del progetto, ci ha  presentato l’edizione che si terrà il 10 e l’11 Luglio, dandoci qualche piccola anticipazione…

Ciao Giuseppe! Presentaci il SW in poche parole.

Ne servirebbero molte, ma credo che il SW sia una competizione sportiva che racchiude l’entusiasmo, i sacrifici e la gioia di tutti i partecipanti e gli ospiti, oltre alla forza di volontà, lo spirito di gruppo e l’impegno dell’organizzazione.

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Quando e perché hai deciso di dedicarti all’organizzazione di una gara di CrossFit?

Il SW, alla sua terza edizione, nasce dal Summer Tour 013 organizzato da CrossFit HC con l’intento di far conoscere questo sport in Puglia, 4 tappe tra piazze e spiagge dove tutti potevano iscriversi e partecipare.
Ovviamente non vi era nessun supporto di sponsor, quindi l’equipment è stato un investimento personale, la cosa positiva è che l’evento ha riscosso una risonanza incredibile.

Qualcosa o qualcuno ti ha ispirato nello sviluppo del concept di gara?

Sicuramente l’ispirazione parte dalla base, da dove nasce tutto, dove il CrossFit è CrossFit: i Games.
Consapevoli delle nostre risorse e del livello del nostro Paese, l’adattamento e il ridimensionamento sono stati obbligatori. Non avrebbe avuto senso organizzare una gara per crossfitter che non esistono…
Col tempo la qualità degli atleti italiani è cresciuta notevolmente, ma con una percentuale di atleti top ancora troppo bassa rispetto ad altri Stati europei.

Qual è stata la soddisfazione più grande che il SW ti ha dato?

Sicuramente la più grande, quella che premia maggiormente l’impegno di mesi di lavoro, è vedere le emozioni che si manifestano durante la gara: atleti che esultano, piangono e infine si abbracciano.
Emozioni che amiamo rivedere e rivivere nei video.

Invece qual è stato il problema più difficile da risolvere?

Una delle caratteristiche del SW è il Workout in mare, difficile da gestire, alla natura non si comanda, se le condizioni meteo non lo consentono il wod salta per ovvie ragioni di sicurezza e gestione del rischio.
Forse il momento più difficile si è verificato l’anno scorso, quando il sabato abbiamo avuto bandiera rossa e il wod è quindi slittato alla domenica. Questo intoppo, unito al ritardo di alcuni partecipanti a causa del traffico dovuto al forte afflusso turistico, ha completamente stravolto la timeline della giornata dilatandone i tempi.

Quanto tempo avete dedicato alle 3 edizioni del SW, è stato un impegno in crescendo o siete riusciti con l’esperienza e il tempo a diminuire le fatiche organizzative e logistiche?

Ogni anno l‘impegno aumenta, giorno dopo giorno: rivalutare, modificare, migliorare tutto.

Ad oggi come si compone la macchina organizzativa del SW, avete risorse che si occupano a tempo pieno dell’organizzazione della manifestazione o siete ancora a un “livello stagionale”?

L’organizzazione richiede molto tempo oltre a diverse risorse e competenze di settore, Sinapsi è il nostro cervello per quanto riguarda tutta l’accoglienza, le autorizzazioni, gli spostamenti, la ricerca delle risorse e la logistica. Al termine di ogni edizione effettuiamo un meeting per valutare il lavoro svolto e progettare il nuovo con le dovute modifiche e gli opportuni miglioramenti.

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Avete qualcuno che si è occupato della visione e verifica dei vari video qualifier? L’avete stabilito a mo’ di penitenza?

Mi fa piacere affrontare questo argomento! Credo di aver introdotto un tassello importante che ci ha contraddistinto da altri eventi: l’effettivo controllo dei video qualifier.
Questo è sempre stato un argomento molto discusso in Italia e non solo. Affermare degli scores per poi trovarsi in gara e non esserne all’altezza, significa sottrarre un posto a chi lo meritava maggiormente e non è giusto. Evitare situazioni del genere non è sicuramente un aspetto da tralasciare quando si organizza una competizione di medio-alto livello.
Per questo abbiamo deciso di valutare i video vagliandoli minuziosamente, seguendo alla lettera gli standard pubblicati. Questa politica forse ha spiazzato diversi atleti e coach, molte volte inesperti per quanto riguarda le competizioni o superficiali nelle riprese, ma ha garantito maggior omogeneità tra i video inviati e le prestazioni sul campo gara.
Nelle corso delle 3 edizioni si è assistito ad un netto miglioramento dei video e nell’autovalutazione delle no rep. In sintesi i coach sono molto più attenti e preparati. La conseguenza è stata vedere i propri atleti eseguire i workout in modo corretto, qualificandosi senza penalità, insomma: fare il giusto lavoro.

Parliamo di questa edizione, la location, per fortuna, è sempre la stessa. Ci sarà di nuovo il nuoto come componente dei wod?

Posso solo anticipare che il mare ci sarà, qualcosa di innovativo lo abbiamo previsto, stiamo testando le varie possibilità valutando i criteri e la giusta logistica…

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Cos’è cambiato rispetto al concept dell’anno scorso, si gareggia su due giorni per categoria o solo su uno?

Dopo la scorsa edizione la valutazione è stata: 2 giorni intensi di sole, mare, fatica e divertimento. Due giorni che i più preparati fisicamente sono riusciti a reggere, ma che hanno provato anche loro.
Oggi la tendenza delle gare Europee è quella di ridurre la durata della gara. Basti pensare a Londra TAG016 la gara è cominciata il venerdì pomeriggio ed è terminata sabato pomeriggio.
Durante le competizioni gli atleti sono sottoposti a stress e a volte, purtroppo, ad infortuni che possono dare un periodo di stop che nessun atleta ama. Abbiamo sempre descritto con la parola atleti tutti, ma un atleta della categoria scaled ha le stesse potenzialità di un atleta Rx?
Facendo un passo indietro e pensando al nostro sport dobbiamo ricordarci che il CrossFit è innanzitutto divertimento. Star bene, questo è il messaggio che deve continuare a venir fuori.
Siamo contenti che il SW sia visto da molti come una vacanza: mare, sole, spiaggia, buon cibo, divertimento, ecc.. per questo motivo crediamo che un giorno di gara con 4 workout e un giorno di relax sia un buon compromesso per chi si impegna tutto l’anno a lavorare duramente all’interno del proprio box.
Un altro aspetto che molti non hanno valutato, ma che noteranno durante questa edizione, è che i coach che hanno atleti che gareggiano in diverse categorie potranno seguire il sabato la categoria Open per dedicarsi agli Rx il giorno dopo.
Altro fattore da considerare è il numero degli iscritti nella categoria Open, di gran lunga superiore alla categoria Rx. Quindi: perché non dare più spazio ai nuovi atleti?

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Quest’anno un sacco di wild card, quale il motivo principale alla base di questa decisione?

Il 90% delle wild card sono state dedicate ai vincitori della scorsa edizione, regola che rimarrà tale anche per l’edizione SW017.

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Siamo quasi al termine di questa intervista, ma qualche anticipazione sulla gara di quest’anno la daresti ai nostri lettori?

Quest’anno pubblicheremo 2 workout per ogni categoria, il 1 Luglio per la categoria Open e il 2 Luglio per la categoria Rx.

Hai la possibilità di ringraziare chi vi ha aiutato e sostenuto in questi anni, sfruttala!

Le prime persone che vorrei ringraziare sono i volontari, quest’anno abbiamo avuto moltissime richieste! Arriveranno da ogni parte d’ Italia e non solo, ci saranno anche judges dal resto d’Europa.
Un grazie particolare ai box supporter che hanno contribuito in maniera esemplare a questa edizione, grazie a loro il SW continua ad esserci!
CF BariCF MolfettaCF 195CF SudCF CosenzaCF LuganoCF Martina FrancaWspace Villa CamillaBox FDCCF HC

Un ringraziamento di cuore va alla mia famiglia che mi “supporta” in questa singolare mission.
Ringrazio inoltre tutte le nostre partnership che credono in questo progetto e contribuiscono alla sua realizzazione.

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Ci piace concludere con un pizzico di magia: hai a disposizione i classici 3 desideri del genio della lampada, cosa gli chiederesti?

1 Vedere tanta gente felice, abbronzata e divertita al SW016.
2 Mare piatto per tutta la durata dell’evento… Perché il mare sarà piatto…
3 Vedere sempre più gente praticare questo magnifico sport.

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